destionegiorno
 |
Vorrei cominciare queste poche righe che raccontano di me, partendo dal succo di una mia lettera aperta inviata all’allora AD di Fiat, Sergio Marchionne, pubblicata da La Nazione, in risposta a certe sue affermazioni forti rivolte a Firenze e ai fiorentini. E quindi partendo da lì mi sono posto il ... (continua)
|
E’ mattina presto,
per strada solo io
a braccetto dei miei pensieri.
La mia scarpa sinistra
d’un tratto si... leggi...
|
Ci sono, ci credo,
non ho paura, ci sto dentro.
Tengo fede alla promessa.
Non ci metto solo la faccia,
ma anche mani e... leggi...
|
Andare al di là
con te e Chagall
Giorni inattesi, felici,
amore turgido,
che non invecchia.
Amare è respirare... leggi...
|
Morirò
per tutte le volte
che non ho vissuto
non ho amato
non ho detto le parole
che dovevo.
Non sono rimasto
in... leggi...
|
Nel sacchetto
hai messo
piccoli sassi
scelti per me
sulla riva.
Li tengo stretti.
Provo a sognare.
Lacrime come... leggi...
|
Vedo occhi
senza più lampi
pupille girate,
mani che non cercano più.
Dov’ è lo stupore
di quei giorni?
L’amore vivo e grato
che intrecciava
i corpi in danza?
Chi ha reso finito,
l’attimo infinito
tra i tuoi occhi e i miei?
Se guardo il... leggi...
|
|
Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilità o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla. |
claudio coppini
Baci nudi, affamati,
baci Irragionevoli
con tutte le ragioni del mondo,
i nostri baci.
Lasciali premere, penetrarsi,
morire vivi sulle labbra.
Sveglia amore mio!
E fai giocare di nuovo,
la tua lingua con la mia.
Ricordi le chiamavi
le anguille impazzite di Comacchio,
giocavano, s’attorcigliavano,
s’ierpicavano verso il cielo
animacorpo insieme.
Sii fiera per tutte le volte
che li hai desiderati,
succhiati,
presi a morsi
i nostri baci.
Girovaghi,
come due gatti in tangenziale,
non trovano fissa dimora
i nostri baci.
Ma se poggi l’orecchio sul mio petto
puoi ascoltare let it be
e il concerto dei Maneskin.
Baci senza presente
i nostri baci.
Ora so cosa devo fare,
li sotterrerò all’ombra di un cespuglio
imperituro dono ai posteri. | 
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
Se vuoi pubblicare questa poesia in un sito, in un blog, in un libro o la vuoi comunque utilizzare per qualunque motivo, compila la richiesta di autorizzazione all'uso . |

Non ci sono messaggi nella bacheca pubblica dei lettori. |
Sei un lettore? Hai un commento, una sensazione, un'espressione da condividere con l'autore e gli altri lettori? Allora scrivilo e condividilo con tutti! |
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|